La grande impresa della pallavolo mondiale

Scritto da -
La grande impresa della pallavolo mondiale

Non è un segreto che lo sport del calcio domini giornali, tv e social: milioni di appassionati, stadi pieni, sponsor a profusione e soprattutto stipendi enormi. Eppure, il calcio non sempre è il più ricco di imprese, tensione tecnica o dinamiche di gioco spettacolari. Lo sport della pallavolo rimane inspiegabilmente sottovalutato, pur offrendo una combinazione di rapidità, strategia, altissimo livello fisico e suspense che pochi possono capire se non si è veramente appassionati.

In questo momento però, la pallavolo internazionale, sia maschile che femminile, ha regalato qualcosa di straordinario: due finali mondiali, due titoli iridati e una conferma che questo sport merita ben più attenzione di quella che riceve normalmente.

Il trionfo maschile: Italia domina il mondo

L’Italia maschile aveva già stupito nel 2022, vincendo il titolo mondiale in Polonia. Ma nel 2025 ha dimostrato che quella non era una vittoria non meritata, anzi, nella finale contro la Bulgaria (3-1), la squadra ha mostrato un dominio tecnico quasi disarmante. I primi due set sono stati una lotta tra precisione e aggressività: servizi micidiali, pieni di ace da parte della nazionale italiana, difesa attenta e un muro che sembrava invalicabile. Nel terzo set, un piccolo calo di concentrazione ha rimesso in corsa gli avversari, ma nel quarto è tornata l’Italia che ci ha fatto sognare per tutte le partite di questo mondiale.

Il simbolo di questa squadra è Simone Giannelli, il capitano e palleggiatore.

Giannelli è l’anima e il cervello della nazionale: con lui in campo, ogni palla uscita dalle sue mani sono perfette, in grado di far attaccare i nostri attaccanti in qualsiasi situazione

La sua capacità di leggere le difese, anticipare i movimenti degli attaccanti e mantenere la calma nei momenti di caos è ciò che rende l’Italia un modello di pallavolo moderna.

Accanto a lui, il talento di Yuri Romanò, cresciuto fino a diventare uno degli opposti più temuti al mondo; la costanza di Alessandro Michieletto, capace di coniugare potenza e intelligenza tattica; e la solidità difensiva di Fabio Balaso. De Giorgi ha costruito una squadra dove nessuno è una stella isolata, ma tutti brillano insieme, inoltre una squadra in cui vi sono giovani talenti che tra pochi anni ci regaleranno uno spettacolo assicurato come Luca Porro e Mattia Bottolo.

Una finale d’oro

Se la nazionale maschile ha confermato la propria grandezza, quella femminile ha scritto una delle pagine più emozionanti della storia dello sport italiano recente. Il Mondiale femminile 2025, disputato in Thailandia, ha segnato il ritorno trionfale delle ragazze di Julio Velasco, tornato a sedere sulla panchina azzurra dopo oltre vent’anni, come in un romanzo sportivo che chiude il cerchio.

La sfida contro la Turchia è stata un concentrato di emozione e intensità: cinque set di pura adrenalina, chiusi 3-2 per l’Italia (25-23, 13-25, 26-24, 19-25, 15-8). La Turchia, trascinata da Vargas e Karakurt, ha messo alla prova la tenuta mentale delle azzurre, ma l’Italia ha saputo rispondere colpo su colpo, fino al tie-break finale, dove è emersa tutta la classe e la determinazione di un gruppo che non voleva più accontentarsi.

Tornata in nazionale dopo un periodo di pausa, Paola Egonu ha incarnato la rinascita del gruppo. Non solo per i punti messi a segno (35 nella finale!), ma per la nuova consapevolezza con cui ha affrontato il torneo: più matura, più leader, più “umana”. Accanto a lei, la grinta di Miriam Sylla, il capitano Anna Danesi, la precisione di Orro in cabina di regia, e una panchina sempre pronta a dare tutto. Velasco, tornato al comando della nazionale femminile dopo anni, ha portato la sua filosofia senza tempo: “Non si gioca per essere belli, si gioca per essere efficaci.” Ha costruito una squadra libera da ansie e protagonismi, restituendo serenità e identità a un gruppo che negli ultimi anni aveva vissuto più tensioni che soddisfazioni.

Inoltre ciò che rende la vittoria ancora più significativa è che l’Italia si portava una serie di vittorie di 35 di fila senza mai perderne una, speriamo che questa splendida squadra continui ancora a vincere e a regalarci tante emozioni.

Due mondiali, due squadre, un solo messaggio: l’Italia del volley è una potenza assoluta. Maschile e femminile insieme hanno dimostrato che la pallavolo italiana non è solo vincente, ma rappresenta un modello di cultura sportiva. In un Paese spesso diviso sul campo da calcio, la pallavolo unisce: perché in questo sport nessuno vince da solo, ma l’essere squadra aiuta fuori e dentro dal campo.

Meazza: esploso

Commenti

comments powered by Disqus