LA PROF CON LA VALIGIA!


1. Presentazione
Mi chiamo Minervina Zaira Di Fabio. Minervina è un nome latino, Zaira è un nome arabo. Traduzione? Piccola Minerva fiorita oppure piccola Minerva splendente. Un nome che io ho sempre adorato. Di Fabio è il mio cognome. Nasco alla clinica Mangiagalli a Milano da genitori abruzzesi. All’età di sei anni vengo portata in Abruzzo, lì cresco, studio e mi laureo. Riparto per La Lombardia per insegnare prima a Brescia, poi a Bergamo e ora a Monza.
2. Quali materie insegna?
Sono laureata in Lettere classiche ed abilitata per insegnare Greco antico, Latino, Italiano, Storia, Geografia ed Educazione civica dalle scuole medie fino al Liceo classico. Preferisco insegnare alle scuole superiori. Faccio numerosissimi link con le altre discipline perché la conoscenza è circolare (come dice la parola en-ciclo-pedia, conoscenza in circolo). La lezione frontale con l’ausilio della lim è la mia modalità preferita di trasmissione della conoscenza. Mi piace essere Primadonna di Cultura sul palcoscenico della mia vita.
3. Da quanto tempo insegna? E da quanto tempo al Mapelli?
Son ben venticinque anni che insegno e provo un sentimento di benessere e pienezza della mia esistenza. Mia figlia che è in terza media mi ha detto che vorrebbe andare già in pensione, ma io non ci vorrei andare. De gustibus disputandum non est. All’Istituto Mapelli insegno Italiano, Storia, Educazione civica e questo è il mio decimo anno di insegnamento qui.
4. Cosa le piace di questo lavoro?
Mi piace trasmettere la conoscenza ed accendere luci nelle menti dei miei studenti. Mi piace stare con i ragazzi, che sono un dono meraviglioso per me. Mi piacciono i numerosi giorni di vacanza che abbiamo rispetto alle altre categorie di lavoratori.
5. Se potesse tornare indietro, sceglierebbe di fare un altro lavoro?
La mia vita mi piace così, piuttosto io guardo al futuro, sempre… Penso a tutte le altre passioni che ho cui non riesco a dedicarmi, per ora, poichè ho una vita divisa tra figli, studenti, casa, cucina, etc e tempo in esubero non ne ho. E di notte ho bisogno di dormire,
6. Com’è il suo rapporto con colleghi e alunni?
Sereno, positivo e di grande affetto. La scuola è un ambiente pieno di vita, di meraviglioso futuro. Un ambiente in cui le persone transitano, le vite si raccontano, le persone si arricchiscono di Conoscenza, di Scienza, di Cultura e di multiculturalità.
7. Cambierebbe qualcosa di questa scuola?
Più che cambiare aggiungerei un’amplia stanza dotata di numerose chaise longue su cui i docenti possano rilassarsi distesi ascoltando in filodiffusione cinguettii di uccellini o suono leggero di gocce d’acqua. Un’oasi di pace e relax.
8. Ha qualche passione/hobby?
Il Teatro è una grandissima passione, spiego questo argomento anche nel biennio. Quando frequentavo l’Università ho frequentato un Laboratorio teatrale della durata di un biennio. E’ stata una esperienza altamente emozionale. Ho persino debuttato sul palcoscenico di un vero teatro all’italiana. Sono stata spessissimo a teatro tra l’età dell’adolescenza e dell’università. Ho visto rappresentati tragedie, commedie, balletto classico, concerti di musica classica: tutto splendido. Il Teatro è un dono meraviglioso per noi Uomini. Andate a teatro! Mi piace dipingere, ma quando avrò del tempo mi dedicherò alle tele. Mi piace scrivere, ma quando avrò tempo mi dedicherò alle carte.
9. Chi è il suo cantante preferito?
Ho due cantanti preferiti: Dua Lipa e Lenny Kravitz.
10. Qual è il suo film preferito?
Non ho film preferiti, vorrei piuttosto dirvi i generi di film da me preferiti: film storici, film western, film comici.
11. Lei viene sempre con il trolley a scuola, le piace viaggiare?
Moltissimo! Ho sempre voglia di partire e di ubriacare i miei occhi delle Bellezze di questo mondo. E nell’attesa delle vacanze viaggio in classe con gli studenti, con la Storia, la Geografia e la Lim.
12. Qual è stato il suo viaggio preferito?
Il viaggio a Granada, ho mangiato dei bocadillos divini. Il loro gusto è in un cassetto della mia memoria e spesso io apro quel cassetto e sento ancora il gusto intatto.
13. Qual è la meta dei suoi sogni?
Io sogno sempre i Tropici, sole, caldo e conchiglie bellissime… A scuola cerco sempre il gate per Honolulu. E mi ritrovo regolarmente in viaggio tra il gate di casa e il gate della scuola.
14. Qual è il suo periodo storico preferito?
Sicuramente la storia dell’Impero romano. L’impero più grande del mondo antico con l’esercito più grande del mondo antico. Top! E’ l’ambizione che mi piace, in primis… Roma caput mundi. Roma l’avrò visitata almeno trenta volte. E in classe adoro spiegare agli studenti i numerosi edifici tipici delle città romane; mi sento una guida e viaggio con la fantasia.
15. Chi è il personaggio storico che preferisce?
Sono tre: Alessandro Magno, Cesare, Napoleone, mi piacciono i geni militari.
16. Ha uno storico preferito?
Ne ho ben due: Jacques Le Goff e Alessandro Barbero che sono entrambi medievalisti, un’epoca storica che a me piace molto.
17. L’anno scorso ci ha chiesto se saremmo partiti con Cristoforo Colombo, lei come avrebbe risposto a questa domanda?
Soffro di mal di mare. E nel 1492 le pillole contro il mal di mare non c’erano. Mah! E parti per l’avventura e buttati negli alisei e l’incognita dell’arrivo. Resto a casa, grazie. Aspetto il caffè che mi porterete dal Nuovo Mondo e patate e pomodori e cioccolato.
18. Avrebbe sposato Napoleone? E si sarebbe fatta abbassare l’etá nel documento di matrimonio come la moglie?
Napoleone era troppo basso per i miei gusti. A me piacciono i maschi intorno ad 1.90. Comunque no perchè non mi piacerebbe essere aristocratica. Gli aristocratici sono dei parassiti, dice Parini nel Giorno. Ed io condivido. Resta la stima per il genio militare di Napoleone e l’apprezzamento per le tele meravigliose di Jacques-Louis David che lo ha ritratto in numerosi momenti. Quanto all’età di Giuseppina. Io non so cosa avrei fatto scrivere sul documento di matrimonio. Certo, fa sorridere, però oggi avere un toy boy è un grosso vanto oltre che essere piacevole. I tempi cambiano. Largo ai cambiamenti!
19. Le sarebbe piaciuto vivere a Versailles come Maria Antonietta?
No. Vivere in edifici monumentali mi sembra un’esagerazione. Preferisco il monolocale.
20. Come si vede tra dieci anni?
Tra dieci anni ci sarò. E già questo può bastare.
21. In classe ci racconta spesso aneddoti storici particolari, ne ha uno da condividere adesso?
Certamente! La scuola è un luogo pieno di scarpe Nike. Nike in greco è la dea della Vittoria, la Nike è la Vittoria. Com’era rappresentata la Nike greca? Una donna con due ali. Nel 1972 la Nike, che produce le scarpe che conosciamo, sceglie le ali della dea Vittoria da stampare sulle scarpe. In americano si chiama Swoosh, l’ala stampata. Swoosh è un termine onomatopeico che indica velocità e fruscio del vento, come la dea Nike che vola sui campi di battaglia. Dunque a scuola ci sono ali della dea Vittoria in gran quantità… A scuola si vince sempre. Viva la scuola!
Intervista di Fabio Camesasca e Alexandra Pricope
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