Maturità: fatica, impegno e tante soddisfazioni..

Il Gualto
Scritto da Il Gualto -
Maturità: fatica, impegno e tante soddisfazioni..

Durante i cinque anni delle scuole superiori si vive un periodo della propria vita in cui si cresce sotto molti punti di vista. Il proprio fisico cambia, le passioni affiorano e si acquisisce un patrimonio culturale che difficilmente svanirà nel corso del proprio percorso. Il culmine di questo miglioramento culturale avviene proprio durante la quinta superiore e ancor di più con lo svolgersi dell’Esame di Stato.

Il quinto anno mette alquanto sotto pressione: gli intensi ‘800 e ‘900 in storia e letteratura, le acerrime funzioni in matematica, l’infinito Hegel in Filosofia, l’onnipresente James Joyce in letteratura inglese… Tutti argomenti che, soggettivamente parlando, possono interessare o meno, ma che vi permetteranno di affrontare la maturità al meglio. Farete indubbiamente un po’ di fatica, è fisiologico, ma forse sarà proprio questa la parte migliore: dopo tante ore sudate su libri e appunti, sarete pronti ad affrontare uno degli esami più importanti della vostra vita.

La maturità non è semplice da gestire. Non tanto per la sua difficoltà, quanto per l’ansia nei giorni antecedenti alle prove. Inventerete un “Totoautori” per indovinare quali letterati usciranno alla prima prova e diventerete pazzi nel provare a fare lo studio di funzione di qualsiasi mappa matematica esistente sulla terra. Però ricordatevi sempre che avrete 6 ore di tempo e vi verrà chiesto semplicemente ciò che avete sempre fatto: dare il meglio di voi. Nessuno è lì per mettervi in difficoltà.

Dopo le prime due prove, che forse vi faranno comprendere cosa significhi cimentarsi nella follia pirandelliana, ci sarà l’orale. Vi verrà presentato un documento (una foto, uno scritto, un manifesto, ecc.) che voi dovrete saper collegare a tutte e sei le materie di commissione. In generale lo sviluppo del documento avviene in circa 30/35 minuti. A voi ovviamente all’inizio sembrerà un’eternità, ma vi assicuro che non è così. Il trucco è evitare di farsi prendere dall’ansia e saper dire ciò che si sa, senza dilungarsi in commenti personali e cercando anche di alleggerire la situazione. È un momento importante, però sedarlo con un po’ di sano e moderato umorismo non fa mai male.

Il momento migliore però è quando tutto finisce. Uscire da scuola, essere accolto da coloro che hanno trascorso 5 lunghi anni con voi nella stessa classe, per poi essere inondati da litri di prosecco. Passare la maturità non è solo qualcosa di importante per la vostra futura vita accademica, ma è anche un grande traguardo personale. Sapere che dopo anni di duro lavoro, fatica e difficoltà, si è finalmente fuori, adulti e indipendenti nelle proprie scelte.

Qualcuno di voi magari rinnegherà le superiori, altri le rimpiangeranno, ma sicuramente è un momento della vostra vita che vi farà crescere, cambiare e maturare come pochi altri. La maturità è come un varco che vi porta dal mondo della giovinezza a quello dell’età adulta, un po’ come nei Dubliners di Joyce che si va dall’adolescenza di Eveline passando per la “adulthood” di A painful case. Alla fine di tutto potrete sempre scherzare su chi ha vinto il “Totoautori” e su chi ha indovinato il proprio documento dell’orale, ricordare i bei momenti trascorsi in classe o durante le gite e rimembrare con un po’ di amarezza un periodo che sapete che non potrete più rivivere.

L’immagine utilizzata per questo articolo è stata creata da MD Duran ed è pubblicata su Unsplash

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Appassionato di automobili e Alfista nel cuore, nel tempo libero scatto foto all'Autodromo di Monza.

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