MonzaCon: anche Monza ha ufficialmente la sua fiera del fumetto


Il 18 e 19 gennaio, all’Opiquad Arena di Monza, si è svolta la prima edizione del MonzaCon, la fiera del fumetto interamente monzese. Dopo ben due rinvii del Monza Comics e Cosplayer Party, prima a causa del forte maltempo dello scorso maggio e poi per problematiche burocratiche legate alla mancata produzione della documentazione richiesta, Monza ha finalmente potuto ospitare la sua fiera dedicata al mondo del fumetto e alla cultura geek e pop. Ma com’era questa fiera? Valeva la pena acquistare il biglietto per visitarla?
Essendo la prima edizione del MonzaCon, fiera che andrà a sostituire completamente il Monza Comics, si poteva chiaramente percepire il suo aspetto “acerbo”, osservabile quasi subito. L’ambiente risultava spoglio già a partire dall’esterno: all’entrata del palazzetto erano presenti esclusivamente l’insegna della fiera e alcuni camioncini street food, rendendo l’ambiente esterno abbastanza anonimo. All’interno, l’ambiente trasmetteva ancora di più la sensazione di anonimato, soprattutto sugli spalti, che, seppur utilizzati per fornire spazio dove sedersi e riposarsi, non erano stati allestiti né decorati, privando così l’ambiente di un tocco di maggiore ricchezza.
Nonostante lo spazio fosse grande ma leggermente limitante, questi aspetti negativi non andavano a intaccare l’elemento che brilla di più in una fiera: gli stand.
Seppur relativamente pochi, essi davano la possibilità di trovare alcune chicche nascoste, tipiche delle fiere più piccole e meno note rispetto a quelle più grandi e famose come Lucca Comics, il Napoli Comicon o la Milan Games Week e Cartoomics, che risultano più difficili da trovare. C’erano stand che vendevano oggetti prodotti in modo artigianale, come borse, giacche di jeans, magliette, quaderni, spille, portachiavi e quadri con stampe in legno o tecniche particolari, dando quindi la possibilità di acquistare accessori da indossare, oggetti per decorare casa o la propria camera, oppure regali originali. Erano presenti anche stand specializzati nella vendita di trading card game, come Yu-Gi-Oh!, Pokémon, Magic: The Gathering e molti altri, dove era possibile comprare pacchetti di nuove o vecchie espansioni o cercare carte rare. Altri stand vendevano fumetti, tra cui manga nuovi, serie più vecchie e rare, fumetti americani ed europei, oltre a figure, action figure e Gunpla. Non mancavano gli stand di artisti indipendenti che si autopromuovevano, vendendo le loro opere, illustrazioni, spille o gadget vari.
Riguardo agli ospiti invitati, va segnalata la loro grande professionalità, nonostante la scarsa notorietà a livello generale. Appartenenti a nicchie di lettori di Sergio Bonelli Editore o di alcune serie di fumetti americani, gli ospiti si sono distinti con i loro meeting e firmacopie, mostrando le loro capacità artistiche. Inoltre, sono stati organizzati piccoli ma interessanti eventi, come la conferenza “TAKIWATANGA: Autistici e disabili si raccontano a fumetti”, la lezione “L’espressività del volto nel character design” proposta dalla Scuola di Fumetto, la gara di cosplay e l’esibizione “Live Cartoon Rock Band” dei Kartunia.
In conclusione, seppur questa prima edizione possa meritare un giudizio tutto sommato positivo, si possono notare alcuni limiti, soprattutto a livello di spazio e nella mancanza di elementi distintivi che possano davvero differenziarla da altre piccole fiere. Un altro fattore che non ha aiutato a far conoscere di più la fiera è stata la sua silenziosa pubblicità, già piuttosto scarsa attraverso i social media e praticamente assente all’interno della città, senza cartelloni o volantini in giro per la città. Tuttavia, si percepisce la voglia e la volontà di migliorare per le prossime edizioni.
Pertanto, la fiera può essere considerata promossa, ma, attualmente, risulta un semplice evento con cui trascorrere del tempo in compagnia di amici, in un luogo diverso dal solito.
Perciò, non ci resta che aspettare e vedere come si evolverà questa fiera nelle future edizioni.
Suong Minh
L’immagine utilizzata per questo articolo è estratta dal sito ufficiale di MonzaCon.
Commenti